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| Buonasera, mi chiamo Armel, ho 23 anni e dal 15 giugno di quest'anno ho scoperto di avere la sclerosi multipla. Da quasi un anno ormai avevo formicolii ed intorpidimenti ma non ci facevo molto caso attribuendone la colpa alla mia brutta postura e al modo scomposto in cui ero solita sedermi. Tutto inizia il 4 aprile quando facendo merenda ho una sensazione strana agli occhi, ho la tachicardia, non riesco più a muovere la mano destra e il labbro superiore, preoccupata vado subito in pronto soccorso e dopo una giornata intera vengo dimessa con una diagnosi di ansia e attacchi di panico.
Evito di raccontarvi i due mesi agonizzanti passati a cercare di trovare un senso al mio malessere continuo, alle decine di visite tra neurologi, cardiologi, ai pareri contrastanti dei medici e alla mia sfiducia più totale di riprendere una vita normale. Tutti sembrano dirmi la stessa cosa: ansia e attacchi di panico. Inutile dire che mi sembra impossibile non averli quando senti che qualcosa non va, quando hai la sensazione che qualcosa non sia giusto dentro di te.
Per caso fortuito mia sorella aveva prenotato un'ultima visita al Niguarda così per l'ultima volta decido di chiedere un nuovo parere. Dopo un ricovero di 9 giorni tra: rachicentesi, risonanza con mezzo di contrasto e potenziali evocati mi viene detto che soffro di una malattia demielinizzante, precisamente sclerosi multipla. Essere così lontano da casa, dalla mia famiglia e spaventata per le notizie ricevute mi hanno fatto cadere in una sorta di depressione, la notizia di una malattia di questa portata non può che essere una mazzata ma all'età di 23 anni mi ha tolto la spensieratezza con cui conducevo la mia vita perché consapevole ormai delle difficoltà che incontrerò sul mio cammino.
Adesso per fortuna sono più serena grazie all'aiuto della mia famiglia e sto cercando di rimettermi al pari con la mia vita. Da 1 mese ho iniziato la cura con il Tecfidera ed oltre a crampi e nausea la seconda settimana di assunzione devo dire che mi sono trovata bene, domani ho la prima visita di controllo quindi speriamo per il meglio. Scrivo qua per comprendere un po' di più questa malattia e per trarre coraggio e ispirazione dalle storie di altre persone che come me cercano di andare avanti nonostante tutto. Spero di non essere stata troppo prolissa e grazie per l'attenzione.
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