Ciao erinera
io al momento non ho ancora una diagnosi e pertanto non mi sono state date terapie. Sono andata da uno dei medici del protocollo, che però ancora non mi sento di iniziare, ma mi sono informata molto bene al riguardo. Mi stupisco sempre quando leggo chi come te scrive di questi timori quando ha già cominciato il protocollo, sul quale dovrebbe essere bene informato per aver fatto una scelta del genere. Tutte le tue perplessità è importante rivolgerle al medico del tuo papà. Ti chiarisco i tuoi dubbi, ma con la promessa che ne parlerai comunque al medico del protocollo!
Dunque,è fisiologico che dosi tanto elevate innalzino i valori di vitamina D nel sangue, questo può essere pericolosissimo e qui subentra il ruolo del medico del protocollo che è addestrato ad annullare gli effetti tossici del sovradosaggio tenendo sotto controllo, mediante numerose analisi (calciuria e fosfaturia delle 24h ecc, che sicuramente sono state prescritte a tuo padre) il paziente, che dovrà bere al giorno almeno 2,5l di acqua con un contenuto di calcio inferiore ai 12mg/l e seguire una dieta povera di calcio con eliminazione di latte e derivati. Queste indicazioni, insieme ad altre non meno importanti, deve avertele date il tuo medico, perchè il fai da te può essere letale! Ho parlato con persone che prendono dosi di vitamina D molto più elevate di quelle assunte da tuo padre e le loro analisi di controllo per la funzionalità renale sono ottime.
I medici non formati per il protocollo non lo sanno applicare e non lo conoscono, le loro legittime ansie sono dovute al fatto che questo protocollo non è stato sottoposto a ricerca scientifica, pertanto non è una terapia ufficiale. Comprendo che in mancanza di alternative tuo padre non abbia voluto lasciare nulla di intentato, comunque il protocollo pare avere maggiore influenza sulle forme recidivanti-remittenti, per le quali non promette una guarigione, ma, al raggiungimento di determinati valori del pth, un arresto della progressione della malattia, che per alcuni (ribadisco: alcuni) si traduce anche nel recupero di alcune disabilità e nella scomparsa delle lesioni alla risonanza(evento rarissimo ed eccezionale).
Spero di averti tranquillizzata, ma ancora una volta ti consiglio caldamente di rivolgere tutti i dubbi e le perplessità al medico del protocollo. Ti abbraccio con grande affetto <3